Dal mare alla Cop30, la piazza galleggiante di Carlo Ratti reinventa l’architettura climatica
AquaPraça, piazza galleggiante di 400 metri quadrati, diventerà un luogo stabile di ricerca e confronto culturale.
Scritto da:
Enzo Argante
Una piazza galleggiante di 400 metri quadrati in simbiosi con il mare: il progetto di Carlo Ratti è per il padiglione italiano per Cop30 in Brasile e che diventerà un luogo stabile di ricerca e confronto culturale sui temi climatici. In un contesto di innalzamento del livello del mare e crescente richiesta di infrastrutture adattabili, AquaPraçaè una proposta per una piazza culturale galleggiante che ospiterà incontri per il dialogo globale sul clima. Sviluppato da CRA–Carlo Ratti Associati e Höweler + Yoon , lo spazio pubblico sfrutta l’intelligenza naturale, le tecnologie reattive e il principio di Archimede per adattarsi all’aumento del livello del mare e alle esigenze di occupazione, esplorando una nuova simbiosi tra architettura e ambiente.
AquaPraça, il progetto di Carlo Ratti che dialoga con il mare e il cambiamento climatico
La struttura comprende una serie di superfici inclinate e sistemi adattivi. Sensori, tecnologie reattive e il flusso naturale dell’acqua lavorano insieme per garantire che la piattaforma sommergibile regoli la sua galleggiabilità in tempo reale. Con il variare del livello dell’acqua, AquaPraça si muove allo stesso modo, trattenendo e rilasciando acqua per mantenere una differenza minima tra la sua superficie e il mare.
Carlo Ratti
È inoltre progettata per incontrare i visitatori a livello degli occhi con l’oceano, offrendo diverse prospettive sulle realtà del cambiamento climatico in una vista fisica e immediata. Mentre i modelli sono stati presentati alla mostra principale della 19ma Biennale di Architettura di Venezia, il team di progettazione tornerà a settembre per presentare il prototipo costruito. A novembre sarà portato alla Cop30 di Belém, dove fungerà da ancoraggio per il Padiglione Italiano. Al termine del vertice la struttura rimarrà in Amazzonia come punto di riferimento culturale a lungo termine.
Il padiglione galleggiante che riformula il ruolo dell’architettura
AquaPraca è attualmente in costruzione da parte di Cimolai, nel nordest dell’Italia. In occasione della Cop30, che si terrà nella città amazzonica di Belém, ospiterà mostre, workshop e simposi, diventando il fulcro del padiglione italiano, in grado di ospitare oltre 150 persone contemporaneamente. Oltre alla sua posizione distintiva, scavata nel mare, il progetto è definito dalla sua insistenza sulla reattività.
“Nel 1979, Aldo Rossi lanciò il Teatro del Mondo alla prima Biennale Architettura, sostenendo che l’architettura potesse dialogare con il passato”, afferma Carlo Ratti, curatore della Biennale 2025 e co-fondatore di CRA. “AquaPraça dimostra come l’architettura possa dialogare con il futuro, rispondendo al clima e interagendo con la natura, anziché opporvisi”. 45 anni dopo il passaggio del teatro galleggiante di Rossi nella laguna veneziana, questa nuova piattaforma si basa su quell’eredità, riformulando il ruolo dell’architettura, che oggi da protagonista può e deve plasmare il futuro ambientale delle città.
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