Da non perdere | Events

Italia 2035: Geopolitica ed economia internazionale – Strategie italiane per un mondo che cambia

Il secondo panel della giornata conclusiva di Italia 2035, promosso da Forbes Italia, ha riunito figure istituzionali di primo piano per discutere i nuovi equilibri internazionali e il ruolo dell’Italia nello… Leggi tutto
Italia 2035: Geopolitica ed economia internazionale – Strategie italiane per un mondo che cambia
Samuele Messa
Scritto da:
Samuele Messa

Il secondo panel della giornata conclusiva di Italia 2035, promosso da Forbes Italia, ha riunito figure istituzionali di primo piano per discutere i nuovi equilibri internazionali e il ruolo dell’Italia nello scenario globale. Il tema centrale: come affrontare l’instabilità geopolitica, la crisi delle catene del valore e la nuova centralità delle politiche economiche nazionali ed europee. A introdurre i lavori, il Viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, che ha evidenziato la necessità di una politica estera più assertiva e coerente con gli interessi economici italiani.


Edmondo Cirielli: “Una diplomazia economica per rafforzare la sovranità italiana”

Il Viceministro ha ribadito il ruolo centrale della diplomazia economica come leva per tutelare e promuovere l’interesse nazionale: “In un mondo in cui le crisi si moltiplicano, dalla guerra in Ucraina alla competizione per le materie prime, dobbiamo dotarci di una strategia chiara per proteggere le nostre imprese e rafforzare la nostra sovranità energetica e industriale”. Cirielli ha sottolineato il valore delle missioni istituzionali, delle reti consolari e degli strumenti di cooperazione per garantire nuove opportunità alle aziende italiane, soprattutto nelle economie emergenti.


Massimo Garavaglia: “Serve una politica industriale europea coerente con gli interessi italiani”

Il Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Massimo Garavaglia, ha affrontato il tema della competitività europea e dei vincoli regolatori: “Non possiamo accettare una transizione ecologica che penalizza le nostre imprese senza offrire alternative concrete. La politica industriale europea deve essere pragmatica e compatibile con le nostre specificità produttive”. Garavaglia ha poi evidenziato l’importanza della fiscalità, chiedendo maggiore flessibilità di bilancio per sostenere investimenti pubblici e privati.


Maurizio Lupi: “Ripensare le alleanze per contare di più”

Maurizio Lupi, Presidente del gruppo “Noi Moderati” alla Camera, ha sottolineato l’urgenza di rafforzare la coesione interna e la visione strategica italiana: “Non è il momento di politiche timide. In un mondo multipolare, dobbiamo scegliere dove stare, con chi costruire alleanze e come rafforzare il nostro peso nelle scelte strategiche europee e internazionali”. Ha rilanciato il tema delle infrastrutture energetiche e digitali come strumenti di proiezione della sovranità italiana.


Gennaro Sangiuliano: “La cultura è strumento di influenza internazionale”

Giornalista e corrispondente RAI a Parigi, Gennaro Sangiuliano ha offerto una prospettiva più culturale: “Le grandi potenze utilizzano la cultura come veicolo di influenza e soft power. L’Italia deve rilanciare il suo modello educativo, artistico e valoriale nel mondo per rafforzare la propria identità e attrattività”. Sangiuliano ha parlato del legame tra cultura e diplomazia, auspicando una sinergia tra università, Istituti di Cultura e imprese.


Marco Osnato: “Fiscalità strategica per attrarre capitali”

Il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, ha proposto un intervento tecnico ma molto concreto: “In un contesto globale incerto, la leva fiscale può essere determinante per attrarre investimenti e trattenere capitale umano”. Osnato ha indicato la necessità di ridurre il cuneo fiscale e di premiare l’innovazione con incentivi strutturali, chiedendo un maggiore coordinamento tra fiscalità nazionale e strumenti europei.


Marco Rago: “Le imprese italiane devono essere parte attiva del disegno geopolitico”

Marco Rago, Consigliere giuridico per la diplomazia economica e lo sviluppo al Ministero degli Esteri, ha invitato le imprese a non subire passivamente i mutamenti globali: “La diplomazia economica non si fa solo nei ministeri, ma anche nelle aziende. Serve un cambio di mentalità: l’impresa deve diventare soggetto geopolitico attivo, capace di negoziare, adattarsi e guidare il cambiamento”.


Renato Loiero: “Stabilità e competitività le due sfide italiane”

Il Consigliere del Presidente del Consiglio, Renato Loiero, ha posto l’accento sulla tenuta del sistema Paese: “La stabilità politica ed economica è il prerequisito per affrontare la transizione geopolitica. Ma serve anche un cambio culturale, che premi la competitività, l’efficienza e la lungimiranza”. Ha parlato del ruolo strategico del PNRR e della necessità di riforme strutturali per reggere la pressione dei mercati internazionali.


Francesco Sciaudone: “Le crisi geopolitiche non finiranno presto. Le imprese devono prepararsi a resistere”

Il Managing Partner di Grimaldi Alliance, Francesco Sciaudone, ha inviato un videomessaggio in cui ha evidenziato i rischi legati alla volatilità internazionale: “Non ci sarà a breve uno scenario di ritorno alla normalità. Le imprese devono attrezzarsi per un contesto fatto di sanzioni, dazi, misure restrittive e tensioni commerciali persistenti”. Sciaudone ha parlato anche della necessità di rafforzare l’autonomia energetica e produttiva, puntando su innovazione, PNRR e finanza strutturata: “Solo imprese capaci di investire sull’energia possono restare competitive nel medio e lungo termine”.

Il panel si è concluso con un forte richiamo alla necessità di un approccio integrato e strategico da parte dell’Italia per affrontare le sfide di un mondo in trasformazione.