Il primo panel della seconda giornata dell’evento Italia 2035, promosso da Forbes Italia, si è aperto con un videomessaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha… Leggi tutto
Il primo panel della seconda giornata dell’evento Italia 2035, promosso da Forbes Italia, si è aperto con un videomessaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha ribadito l’impegno del governo verso la transizione ecologica: “Investire in energia rinnovabile, tecnologie pulite e reti infrastrutturali resilienti è oggi un obbligo morale e strategico”. Il panel, moderato da Paolo Corsini, Direttore dell’Approfondimento Giornalistico Rai, ha offerto uno sguardo trasversale sulle grandi trasformazioni in atto nel settore ambientale, energetico e infrastrutturale.

Massimiliano Atelli: “La sostenibilità va attuata con coerenza istituzionale”
Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto al Ministero dello Sport e Giovani, ha sottolineato l’importanza di un approccio istituzionale integrato: “La transizione ecologica non è solo un tema ambientale, ma è una questione che riguarda le politiche giovanili, il lavoro, la formazione e la coesione territoriale”. Ha evidenziato la necessità di superare i silos amministrativi: “Serve un cambio di passo anche nella macchina pubblica: dobbiamo parlare un linguaggio comune e condividere gli obiettivi”. Atelli ha inoltre richiamato il ruolo della cultura della legalità e della responsabilità pubblica come fondamento per una governance efficace della transizione.

Marco Carrai: “L’industria è pronta, ma servono certezze normative”
Attraverso un videomessaggio, Marco Carrai, Presidente di JSW Steel Piombino, ha portato la visione dell’industria siderurgica: “Il nostro settore può contribuire enormemente alla transizione ecologica, ma ha bisogno di regole certe, stabili e applicabili nel lungo periodo”. Ha sottolineato l’importanza degli investimenti in tecnologie a basso impatto e della cooperazione tra pubblico e privato. “Non chiediamo sussidi, ma un quadro chiaro entro cui fare impresa in modo sostenibile”, ha dichiarato. Carrai ha anche evidenziato come la sostenibilità non sia più solo un dovere ambientale, ma un vantaggio competitivo per l’industria nazionale.

Ciro Mongillo: “L’innovazione finanziaria è chiave per la transizione”
Ciro Mongillo, Fondatore e CEO di EOS IM, ha portato la voce del private equity e degli investimenti ESG: “Senza capitale privato, la transizione ecologica rischia di restare una buona intenzione”. Mongillo ha spiegato come oggi gli investitori siano sempre più orientati verso progetti con impatto ambientale e sociale positivo: “C’è un cambiamento radicale in atto: il mercato premia le aziende sostenibili, anche in termini di rendimento”. Ha inoltre ribadito l’importanza di politiche fiscali incentivanti e di strumenti finanziari innovativi, come i green bond e i transition fund. “La finanza è un acceleratore potente se inserita in un contesto di regole chiare e trasparenza”.

Francesco Volpe: “Il nucleare pulito può essere una risorsa per l’Italia”
Francesco Volpe, fisico e fondatore di Renaissance Fusion, ha presentato le prospettive della fusione nucleare come tecnologia energetica del futuro. “Siamo vicini a un punto di svolta: la fusione non è più solo ricerca, ma si avvia a diventare realtà industriale”. Volpe ha illustrato i progetti di sviluppo in corso, sottolineando come l’Italia abbia tutte le competenze scientifiche e ingegneristiche per essere protagonista. “Il nucleare pulito non è alternativo alle rinnovabili, ma complementare. Serve una politica energetica lungimirante e aperta all’innovazione”. Il suo intervento ha offerto uno sguardo concreto su una fonte energetica potenzialmente rivoluzionaria.

Luigi Pagliuca: “Costruire infrastrutture sostenibili è un dovere verso le generazioni future”
A chiudere il panel, Luigi Pagliuca, Presidente della Fondazione ODCEC Milano, ha affrontato il tema dell’interconnessione tra sostenibilità ambientale e progettualità infrastrutturale. “Le infrastrutture sono lo scheletro della modernità: se non sono sostenibili, tutto il resto crolla”. Pagliuca ha sottolineato la necessità di pianificazione di lungo periodo, di semplificazione burocratica e di trasparenza nella gestione delle risorse. “Non si tratta solo di costruire, ma di costruire bene, per durare, per servire e per rispettare l’ambiente”. Ha anche proposto una cabina di regia nazionale per coordinare investimenti pubblici e privati nel campo delle grandi opere verdi.
Il panel ha delineato una visione ampia e integrata della , ribadendo che energia, ambiente e infrastrutture devono viaggiare insieme se l’Italia vuole affrontare con successo le sfide climatiche, industriali e sociali dei prossimi anni.