Lo studio di consulenza è specializzato nel supporto finanziario e nei rapporti tra imprese e istituti di credito
Articolo tratto dal numero di maggio 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Affiancare le imprese nella gestione finanziaria libera risorse per la crescita del business. Ed è fondamentale che i consulenti acquisiscano competenze e dedichino tempo a ottimizzare i processi. È la convinzione dell’avvocato Salvatore Buccino, titolare di Buccino & Partners, studio di consulenza aziendale specializzato nel supporto finanziario e nei rapporti tra imprese e istituti di credito.
Partiamo dal rapporto tra consulente legale e imprenditore: come evolve?
Posso riportare la nostra esperienza. Affianchiamo l’imprenditore per liberarlo da incombenze tecniche e burocratiche, in modo da liberargli tempo ed energie da dedicare alla crescita aziendale. Da oltre 20 anni mi occupo di finanza d’impresa. Dopo la laurea in economia, commercio internazionale e mercati valutari e un’esperienza come docente, ho scelto di concentrarmi sull’affiancamento strategico delle aziende, sviluppando nel tempo competenze in ingegneria finanziaria, operazioni straordinarie e due diligence. Lavorando sul campo da oltre 30 anni, ho visto cambiare profondamente il sistema bancario e, di conseguenza, il rapporto con le imprese.
Quali sono oggi le principali necessità di chi fa business?
Un imprenditore dedica in media due ore al giorno alla gestione dei rapporti con le banche e alla gestione finanziaria. Ore sottratte alla strategia, all’innovazione, alla crescita. Il paradosso è che, nonostante il tempo investito, il livello di insoddisfazione resta alto. Negli anni ho imparato quanto la precisione faccia la differenza. Una documentazione incompleta, una scelta finanziaria mal calibrata, una segnalazione pregressa trascurata: basta poco per compromettere l’intera operazione. È per questo che il nostro approccio è sempre sartoriale. Studiamo l’azienda nel profondo, costruiamo insieme una strategia coerente, ci occupiamo della redazione e presentazione di ogni documento necessario, parlando il linguaggio della banca, ma tenendo sempre al centro le esigenze dell’impresa.
Va comunque detto che anche l’offerta di operatori finanziari si è arricchita negli ultimi anni, con l’ingresso di nuovi operatori.
Molti imprenditori guardano alle fintech come scorciatoie. Ne apprezzano la velocità, la facilità d’accesso, ma spesso non si soffermano sulle condizioni applicate, sui costi, sulle reali implicazioni di lungo periodo. Non è raro che gli imprenditori ci contattino dopo esperienze deludenti, alla ricerca di qualcuno che possa aiutarli a rientrare in un percorso finanziario più equilibrato. È proprio qui che interveniamo. La nostra funzione è quella di interfaccia e di guida: siamo un occhio esterno, imparziale. Un po’ come nella metafora della rana bollita di Noam Chomsky: se immersa in acqua portata lentamente a ebollizione, la rana non percepisce il pericolo e finisce per morire. Se invece viene immersa in acqua già calda, reagisce e salta fuori. Così accade anche nel mondo dell’impresa: se ci si adatta passivamente a condizioni sempre meno sostenibili, si finisce per non reagire più. Ma se si riconoscono i segnali, si può ancora saltare fuori, rimettere tutto in discussione e ripartire.