Li è vicepresidente esecutiva. Quest'anno è diventata la prima donna a vincere il premio World Car Person of the Year.
Quest’anno Stella Li, vicepresidente esecutiva di Byd e ceo di Byd Americas, ha vinto il premio World Car Person of the Year, assegnato da una giuria di oltre 100 giornalisti internazionali. È entrata in un albo d’oro che comprende persone come Sergio Marchionne, a lungo amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, e Adrian Newey, leggendario progettista di auto di Formula 1. Ed è diventata la prima vincitrice donna della storia.
“È un riconoscimento alla dedizione e al duro lavoro, ma il merito è dei nostri ingegneri”, ha detto Li a Forbes Italia. Byd impiega circa 120mila ingegneri e tecnici che generano “45 brevetti per ogni giorno di lavoro. E poi c’è il team che disegna auto belle e di alta qualità. Rendono il mio lavoro più semplice”.
Chi è Stella Li
Li si è laureata in statistica all’Università Fudan di Shanghai e ha passato tutta la carriera in Byd. È entrata nel 1996, un anno dopo che l’azienda era nata come produttore di batterie ricaricabili. Negli anni ha gestito l’apertura della sede di Hong Kong nel 1997 e del quartier generale europeo a Rotterdam nel 1999, poi il lancio di Byd in Nord America e l’insediamento a Los Angeles nel 2011. È stata tra le figure chiave della crescita che ha portato Byd a diventare la prima azienda di auto elettriche al mondo, capace di superare Tesla anche in Europa ad aprile.
Un’azienda tecnologica
Li, più volte inserita nella lista delle donne più potenti dell’edizione cinese di Forbes, ricorda le origini della società e sottolinea come Byd sia, prima ancora che una casa automobilistica, “una compagnia tecnologica”, che “è partita dalle batterie. Ascoltiamo i consumatori e poi cerchiamo di soddisfarli con la tecnologia”. E proprio dalla tecnologia l’azienda vuole partire per rimuovere “gli ostacoli all’adozione delle auto elettriche” che ancora esistono. A marzo, per esempio, Byd ha annunciato un nuovo sistema di ricarica in grado di aggiungere 400 km di autonomia in 5 minuti.
“Un’altra questione è l’ansia legata all’autonomia delle auto e ai limiti dell’infrastruttura di ricarica”, spiega ancora Li. “Per questo abbiamo inventato la tecnologia Dmi (dual-mode intelligence)”. In sostanza, la macchina può essere usata in due modalità: come veicolo elettrico o come plug-in ibrido, a seconda della strada da percorrere.
Tra i progetti più avveniristici dell’azienda, ricorda ancora Li, c’è la collaborazione con Dji, azienda cinese di droni, per integrare piccoli velivoli autonomi sulle auto. Il guidatore può far decollare un drone per vedere l’ambiente circostante e migliorare così la sicurezza e l’esperienza di guida.
L’ultimo modello
Nel frattempo l’azienda ha presentato Dolphin Surf, l’ottavo 100% elettrico lanciato in Europa negli ultimi tre anni. Anche Dolphin Surf, che per dimensioni contenute e agilità di guida è pensata per la mobilità urbana, è stata premiata ai World Car Awards, come World Urban Car 2025.