La settimana nera del Nasdaq fa evaporare 16 miliardi dalle tasche dei super ricchi
Le tensioni sui mercati finanziari globali che hanno portato alla peggiore settimana degli ultimi sei mesi stanno mettendo sotto pressione gli investitori, piccoli o grandi che siano. In particolare a subire… Leggi tutto
Le tensioni sui mercati finanziari globali che hanno portato alla peggiore settimana degli ultimi sei mesi stanno mettendo sotto pressione gli investitori, piccoli o grandi che siano.
In particolare a subire il maggior contraccolpo è stato il comparto tecnologico. Nella sola giornata di mercoledì, le azioni Amazon hanno subito un ribasso del 6,15%, chiudendo a 1.755 dollari per azione e Jeff Bezos, il fondatore e amministratore delegato del gigante dell’e-commerce, ha visto il suo patrimonio netto scendere di 9,1 miliardi di dollari secondo le stime di Forbes. Da inizio ottobre Amazon ha perso il 13,2% del suo valore. Una tendenza che non sembra fermarsi visto che anche ieri il titolo ha chiuso in ribasso del 2% e Bezos, che detiene il 16% dell’azienda, ha “perso” altri 2,8 miliardi di dollari dal suo patrimonio.
Altri sei miliardari della tecnologia – tra le 20 persone più ricche del mondo – sono state colpite dal calo dei prezzi delle azioni di questa settimana. In tutto, sempre secondo Forbes, negli ultimi due giorni i big del tech hanno perso 16,2 miliardi di dollari di patrimonio. Tra questi ci sono i fondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page, che mercoledì hanno registrato un calo di 4,3 miliardi di dollari, con le azioni in Borsa della società crollate del 4,2%. È andata meglio la giornata di ieri, visto che il patrimonio dei due è sceso di “soli” 66 milioni di dollari.
Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, mercoledì ha invece subito un calo delle proprie fortune di 2,4 miliardi di dollari, anche se ieri è rientrato in parte delle perdite con un guadagno di 720 milioni di dollari. Sempre nella giornata di mercoledì Bill Gates di Microsoft ha perso 1,8 miliardi di dollari e altri 635 milioni di dollari ieri; Larry Ellison di Oracle 1,6 miliardi mercoledì e 665 milioni ieri; Steve Ballmer di Microsoft 1,8 miliardi mercoledì e 75 milioni ieri.
Si tratta naturalmente di perdite virtuali, che potrebbero essere presto recuperate qualora l’indice Nasdaq dovesse tornare a rivedere i record delle scorse settimane.