Contenuto tratto dal numero di giugno 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
A Milano, tra le vie più chic del Quadrilatero della Moda, è stato da poco inaugurato un nuovo indirizzo del lusso internazionale. Tiffany & Co. ha aperto la sua boutique in via Montenapoleone, trasformando Palazzo Taverna in un’inedita celebrazione di arte, alta gioielleria e raffinatezza. Un’apertura che, oltre a rappresentare un evento retail, consente una completa immersione nell’identità culturale della maison, orchestrata da Anthony Ledru, presidente e ceo del brand. In carica dal 2021, il manager franco-americano ha oltre 20 anni di esperienza nel mondo lusso, con ruoli chiave in Cartier, Harry Winston e Louis Vuitton. In Tiffany ha guidato il riposizionamento globale del brand e la trasformazione del flagship The Landmark a New York.
“Dopo la riapertura a Ny abbiamo iniziato un percorso di espansione dei nostri store in giro per il mondo, con un focus su Emea, Nord America, Giappone, America Latina e Cina. A Milano abbiamo progettato questa nuova boutique per renderla la più raffinata della città”, dichiara. Un’affermazione che trova riscontro in ogni dettaglio, scelta artistica e architettonica. Varcare la soglia di Palazzo Taverna significa entrare in un universo dove passato e presente dialogano, accompagnati da suggestioni che richiamano la storica boutique americana, resi contemporanei e in armonia con la sensibilità estetica italiana.
“La facciata del palazzo accoglie i visitatori con una serie di finestre ad arco realizzate dalla vetreria Venini di Murano, reinterpretazioni di un disegno originale di Gio Ponti”, racconta il ceo. “Qui la luce di Milano si appoggia dolcemente sui vetri colorati, creando un dialogo con le storiche creazioni di Louis Comfort Tiffany e regalando ai passanti un’esperienza visiva d’eccezione. Le ispirazioni artistiche proseguono nelle vetrine, dove le installazioni liberamente tratte dai Quadri Specchianti di Michelangelo Pistoletto invitano lo sguardo a perdersi in riflessi e suggestioni oniriche”.
All’interno, lo spazio progettato dall’architetto Peter Marino si snoda su tre livelli, attraverso 1.200 metri quadri, armonizzando architettura classica e design contemporaneo e rappresentando la boutique europea più grande del brand. Una scala scultorea in vetro, disegnata con la consulenza di Hugh Dutton, rappresenta il cuore del negozio. Sospesa come un gioiello etereo, questa struttura è una dichiarazione d’amore all’arte della luce e alla trasparenza tipica dei diamanti Tiffany.
Ledru, che negli ultimi quattro anni ha contribuito a rivoluzionare il brand, sottolinea quanto “il retail fisico resti centrale nella visione strategica di Tiffany & Co.”. L’esperienza del cliente, qui, supera i confini tradizionali della gioielleria e si trasforma in un viaggio culturale ed emotivo. “Ogni nostro store è pensato come un hub culturale, un luogo di scoperta”, ribadisce. Una filosofia che prende forma in via Montenapoleone attraverso ambienti esclusivi, suite private e un patio interno luminoso e accogliente, perfetto per eventi riservati o momenti di relax.
La sezione dedicata all’alta gioielleria accoglie i capolavori di Jean Schlumberger, tra cui spicca il Bird on a Rock, simbolo senza tempo della maison. “L’eredità di Tiffany & Co. continua a ispirare profondamente la nostra visione odierna. Negli ultimi anni siamo riusciti ad affinare il nostro posizionamento e a espandere la nostra presenza globale attraverso un equilibrio accurato tra storia e spirito creativo. Celebriamo l’essenza più elevata di Tiffany & Co. concentrandoci sempre più sull’alta gioielleria e sulle creazioni poetiche di Schlumberger. Considerato uno degli artisti più talentuosi del XX secolo, ha dato vita a un capitolo senza precedenti nella storia del design di gioielli, grazie alla sua leggendaria collaborazione con Tiffany avviata nel 1956. Con il lancio della campagna ‘With Love, Since 1837’, abbiamo inoltre dato nuovo slancio alle nostre collezioni più celebri, tra cui HardWear, Lock, T e Knot”. “Questo posizionamento più elevato ha trovato forte risonanza a livello internazionale, rafforzando il nostro ruolo di gioielliere più raffinato al mondo”.
Così ogni pezzo trova il suo palcoscenico in ambientazioni curate nei minimi dettagli, impreziosite da pannelli artistici e installazioni come Tiffanies & Tiffany di Urs Fischer, un’opera che esplora poeticamente il rapporto tra le donne e l’alta gioielleria.
Il viaggio prosegue attraverso gli spazi espositivi che celebrano Elsa Peretti e Paloma Picasso, simboli della creatività Tiffany, mostrando pezzi d’archivio che raccontano storie affascinanti, come il bracciale Bone indossato da Liza Minnelli. Con oltre 40 opere d’arte disseminate nei suoi spazi, la boutique di via Montenapoleone diviene anche un luogo di contemplazione e stupore. Qui ogni opera, da Michelangelo Pistoletto alle sculture enigmatiche di Daniel Arsham, fino ai dipinti carichi di espressività di Julian Schnabel, è scelta per evocare emozioni, riflessioni e connessioni intime con chi attraversa questi ambienti straordinari. “L’Italia rappresenta per noi una destinazione prioritaria”, afferma Ledru. Milano, con la sua tradizione artigiana e culturale, diventa così parte integrante della strategia internazionale di Tiffany.
La boutique in via Montenapoleone, grazie alle dimensioni imponenti e al design peculiare, è il manifesto di una dichiarazione d’amore verso la città, la sua cultura artistica e la capacità di interpretare il lusso con eleganza e creatività. In futuro il flagship si affiancherà a un secondo punto vendita nella Galleria Vittorio Emanuele, completando una presenza studiata per intercettare sia la clientela locale più sofisticata, sia i turisti internazionali desiderosi di un’autentica esperienza di lusso.
“Per Tiffany & Co. è fondamentale raccontare storie ed evocare emozioni”, conclude Ledru. “I nostri gioielli celebrano momenti importanti della vita. Ogni store è progettato per riflettere questa filosofia: essere luogo di memoria, emozione e condivisione”. La nuova apertura a Milano non è semplicemente un’aggiunta alla geografia del lusso cittadina, ma una pietra miliare nel percorso evolutivo della maison. Un luogo orientato a diventare simbolo della capacità unica di Tiffany & Co. di fondere storia, arte e contemporaneità.
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