Negli Stati Uniti c’è una startup chiamata Haemanthus, che in greco significa ‘fiore di sangue’. Opera ancora in ‘stealth mode’, cioè in modalità segreta: non ha ancora un prodotto da lanciare sul mercato, né ha ancora ottenuto i finanziamenti per svilupparlo. Ha già raccolto alcuni milioni di dollari, ma in gran parte da parenti e amici del fondatore. Ha solo una decina di dipendenti. Eppure ne hanno già parlato molte delle più importanti testate americane, dal New York Times alla National Public Radio.
Il motivo è che il fondatore di Haemanthus, Billy Evans, è il compagno di Elizabeth Holmes, l’imprenditrice condannata a 11 anni di carcere per avere ingannato gli investitori della sua Theranos. L’azienda di Holmes prometteva di fare 240 esami medici a partire da una sola goccia di sangue. Quella di Evans si presenta come “il futuro della diagnostica” e prospetta “un approccio radicalmente nuovo ai test medici”. Il New York Times, che ha ottenuto una fotografia del prototipo di Haemanthus destinata ai potenziali investitori, ha scritto che la macchina – rettangolare, con uno sportello, uno schermo digitale e “laser ruotabili” – ha “qualcosa più di una vaga somiglianza con il dispositivo per gli esami del sangue di Theranos”.
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Haemanthus, che è stata fondata nel Delaware e ha aperto uffici anche in Texas, vuole costruire un sistema per analizzare sangue, saliva, sudore e urina di animali per diagnosticare malattie. Più avanti dovrebbe realizzare, sulla base della stessa tecnologia, dispositivi indossabili per esseri umani. L’obiettivo finale, stando al materiale raccolto dal New York Times, è “l’ottimizzazione della salute umana”. Per raggiungerlo, dicono dall’azienda, serviranno tre anni e 70 milioni di dollari. L’idea è sfruttare una tecnologia chiamata spettroscopia Raman – dal nome dello scienziato indiano premio Nobel per la fisica nel 1930 -, usata nella diagnosi del cancro e di altre malattie, come il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica, oltre che per rilevare ordigni improvvisati sui campi di battaglia.
I dipendenti di Haemanthus vengono per lo più da Luminar Technologies, una società per cui Evans ha lavorato in passato, che sviluppa sensori per veicoli autonomi. La nuova azienda ha raccolto 3,5 milioni di dollari da amici e familiari di Evans, poi ha iniziato a cercare altri 15 milioni da investitori di Austin e San Francisco. Secondo il Nyt, tra coloro che hanno declinato la proposta di entrare in Haemanthus ci sono Michael Dell, fondatore della multinazionale dei computer, e James W. Breyer, uno dei primi investitori di Facebook. Breyer ha detto che lui e la sua squadra hanno rifiutato “per molte delle stesse ragioni per cui abbiamo rinunciato due volte a entrare in Theranos”.
La stampa americana ha insistito sul collegamento tra l’azienda di Evans e quella di Holmes perché Theranos è stata al centro di uno dei più grandi scandali nella storia della Silicon Valley.
Holmes aveva 19 anni quando lasciò gli studi all’università di Stanford per fondare un’azienda biotecnologica chiamata Real-Time Cures, poi diventata Theranos. All’origine c’era la paura degli aghi: Holmes non sopportava i tradizionali prelievi di sangue, perciò immaginò uno strumento – battezzato Edison – per fare centinaia di esami con una sola goccia. Carismatica e molto abile nelle presentazioni dei suoi progetti, Holmes raccolse più di 700 milioni di dollari da investitori come il fondatore di Oracle Larry Ellison, il magnate dei media Rupert Murdoch, la famiglia Walton di Walmart, il miliardario messicano delle telecomunicazioni Carlos Slim e la catena di farmacie Walgreens, la seconda degli Stati Uniti.
Theranos raggiunse una valutazione di 9 miliardi, Holmes un patrimonio di 4,5. Holmes fu sulle copertine di riviste come Forbes, Fortune, Inc., New York Times Style Magazine. Fu invitata a cene di stato alla Casa Bianca. Fu inserita tra le ‘donne dell’anno’ da Glamour. Fece entrare nel cda di Theranos personaggi potenti come gli ex segretari di stato americani Henry Kissinger e George Shultz, l’ex segretario della Difesa William Perry, il generale della Marina Jim Mattis (che qualche anno dopo sarebbe diventato segretario della Difesa durante la prima amministrazione Trump), l’ex direttore dei Centers for Disease Control and Prevention William Foege, l’ex amministratore delegato di Wells Fargo Richard Kovacevich. Importanti centri come la Cleveland Clinic iniziarono sperimentazioni con la macchina di Theranos, mentre Walgreens cominciò a offrirla in più di 40 farmacie.
Molti paragonarono Holmes al fondatore di Apple, Steve Jobs, e lei fece di tutto per alimentare il confronto. Cominciò a indossare quasi sempre dolcevita neri e arredò addirittura il suo ufficio con poltrone di Le Corbusier, le preferite di Jobs. Anche il culto della segretezza era lo stesso.
Nell’agosto 2015 la Food and Drug Administration, l’autorità statunitense che regola i prodotti alimentari e farmaceutici, avviò alcune ispezioni su Theranos. Ma non se ne sapeva ancora nulla quando, il 16 ottobre, il giornalista del Wall Street Journal John Carreyrou, dopo avere parlato con dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda, rivelò che la tecnologia non funzionava. Theranos era in grado di svolgere solo 15 delle 240 analisi che prometteva ai pazienti e per la maggior parte dei test usava macchinari acquistati da altre società. I risultati erano inaffidabili.
L’azienda tentò di bloccare la pubblicazione dell’inchiesta: inviò avvocati nella redazione del giornale e contattò Rupert Murdoch, editore del Wsj, che aveva investito 121 milioni di dollari in Theranos. Non fu sufficiente. Carreyrou, anzi, dedicò a Theranos molti altri articoli e un libro, Una sola goccia di sangue. Lui e altri giornalisti, come ha raccontato il Post, rivelarono che i dirigenti dell’azienda avevano cercato di mascherare i limiti della tecnologia a pazienti e investitori. Dal loro lavoro emerse che Holmes mentiva nelle presentazioni agli investitori: tra le altre cose, inseriva i loghi di grandi aziende farmaceutiche per dare a intendere di avere accordi di collaborazione con loro e disse che Edison era usata dall’esercito in Afghanistan e in Iraq. Alcune fonti accusarono Holmes e altri dirigenti di avere anche creato un clima tossico in azienda. Secondo diverse persone, perfino la voce di Holmes, molto riconoscibile perché molto profonda, non era naturale, ma studiata.
Theranos annunciò lo scioglimento il 5 settembre 2018, pochi mesi dopo l’incriminazione di Holmes e dell’ex presidente e chief operating officer, Ramesh ‘Sunny’ Balwani. Al processo Holmes ha cercato di attribuire gran parte delle responsabilità proprio a Balwani, suo compagno per molto tempo, che ha accusato anche di violenza sessuale. Durante il procedimento, alcuni pazienti hanno raccontato dei risultati sbagliati forniti dal dispositivo di Theranos. Una donna, per esempio, raccontò che, secondo un test, aveva un aborto spontaneo, mentre in realtà la gravidanza era regolare. Un’altra ebbe un falso positivo all’Hiv. Un uomo smise di prendere anticoagulanti sulla base di un test sbagliato.
Holmes è stata condannata a 11 anni e 3 mesi di carcere, Balwani a 12 anni e 11 mesi. La storia di Holmes è stata oggetto della serie The Dropout, in cui è interpretata da Amanda Seyfried.
Evans e Holmes si sono conosciuti nel 2017 e hanno due figli: William, nato nel 2021, e Invicta (‘invincibile’ in latino), nata nel 2023. Holmes fu accusata di avere sfruttato le gravidanze: nel primo caso per rimandare il processo, nel secondo per evitare il carcere.
Evans ha 33 anni ed è l’erede di una famiglia di imprenditori alberghieri della California. Nel 1953 i suoi nonni, William e Anne Evans, fondarono la Evans Hotel, che oggi gestisce tre strutture di lusso nella zona di San Diego. Ha studiato al Mit e ha lavorato in Luminar prima di lanciarsi nelle biotecnologie.
Per via del legame tra Evans e Holmes, Haemanthus ha tenuto a sottolineare su X, tramite il suo account ufficiale, che “non è Theranos 2.0. Theranos cercava di miniaturizzare test esistenti. Il nostro approccio è fondamentalmente diverso. Usiamo la luce per leggere l’intera storia molecolare dei fluidi biologici, individuando schemi che gli attuali test non possono rilevare. Non è un miglioramento. È un altro paradigma”.
In un altro post si legge: “Sì, il nostro ceo, Billy Evans, è il compagno di Elizabeth Holmes. È razionale essere scettici. Dobbiamo superare un’asticella più alta”. L’azienda ha accusato il New York Times di avere rifiutato di visitare i suoi laboratori, di visionare la sua tecnologia e di incontrare i suoi dipendenti. “Il titolo era già scritto”, ha affermato. “La nostra realtà scomoda”. Un altro post sottolinea che “Haemanthus non è cosa di una persona sola. I nostri cofondatori hanno decenni di esperienza nei campi della fotonica, della medicina e dell’intelligenza artificiale”.
Haemanthus ha anche affermato che Holmes non è coinvolta in alcun modo nella società. “Abbiamo imparato dagli errori della sua azienda, ma non ha alcun ruolo, adesso come in futuro. Il Nyt e la Npr hanno sottinteso qualcosa di diverso”.
Secondo alcune fonti della Npr, Holmes, che si trova nel carcere di Bryan, in Texas, farebbe invece da consigliera, anche se il suo ruolo non è chiaro. La Npr ha ricordato che, in seguito a un’inchiesta della Securities and Exchange Commission (la Consob americana), parallela al procedimento penale, Holmes non potrà ricoprire incarichi dirigenziali di alto livello in aziende quotate fino al 2028. Nulla, però, le vieta di lavorare per una società privata. A febbraio Holmes ha dichiarato alla rivista People di non considerare conclusa la sua carriera nel settore delle biotecnologie. “Non passa giorno in cui non continui a lavorare a ricerche e invenzioni”, ha detto.
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