Elon Musk ha affermato che Neuralink, la sua azienda di impianti cerebrali, un giorno conferirà “superpoteri cibernetici” alle persone e permetterà loro di controllare robot con la mente. Il miliardario ha fornito così una previsione futuristica e non troppo realistica dei prossimi passi dell’azienda, la cui attività è circondata dal mistero. Musk ha anche dato un raro aggiornamento sulle operazioni di Neuralink e ha rivelato l’intenzione di impiantare un chip in un secondo paziente umano entro “la prossima settimana o giù di lì”.
È bene trattare molte delle previsioni e degli aggiornamenti forniti da Musk con una sana dose di scetticismo. Il miliardario è noto per le sue previsioni iperboliche e spesso troppo ottimistiche sulla direzione futura dell’umanità, della tecnologia e delle aziende che guida. Molti dei suoi pronostici passati si sono dimostrati sballati. Basti pensare alle tempistiche fornite per alcune innovazioni e per applicazioni avanzate di tecnologie ancora relativamente agli albori, come gli impianti di interfaccia cervello-computer, i robot e i veicoli completamente autonomi, o ‘robotaxi’.
Se controllare un arto robotico a velocità sovrumana o dare ordini a Optimus con il pensiero è teoricamente possibile, questi scenari sono molto distanti nel futuro, specie se si tratta di usare queste tecnologie per potenziare un individuo sano e non come trattamento medico. Allo stesso modo, la convinzione di Musk che Neuralink aiuterà gli esseri umani a fondersi con l’intelligenza artificiale è plausibile, ma si colloca in un futuro molto lontano.
Anche quando si parla di applicazioni di più breve termine, come il trattamento o la cura della paralisi o la restituzione della vista ai ciechi – tecnologie che Neuralink intendere promuovere come ‘Telepathy’ e ‘Blindsight’ -, o il trattamento di altri problemi neurologici, come l’epilessia, bisogna ricordare che la tecnologia di Neuralink è ancora considerata sperimentale ed è stata approvata solo per l’uso in trial clinici strettamente monitorati.
Anche se nei trial tutto andasse per il meglio – cosa tutt’altro che scontata -, il lancio commerciale, anche per usi limitati come dispositivo medico, è probabilmente lontano anni. Alcuni esperti hanno dichiarato a Forbes che la scarsa trasparenza dell’azienda rende ancora più difficile valutare come la sua tecnologia si stia sviluppando e come trovi applicazione nel mondo reale. Hanno sottolineato poi che gli aggiornamenti sono spesso selettivi, riguardano un ambito limitato e vengono diffusi raramente, di solito tramite le dirette streaming e i tweet di Musk.
Musk ha dichiarato che il nuovo chip cerebrale di Neuralink potrebbe essere più efficiente e più potente del modello attuale. Raddoppierà il numero di fili inseriti nel cervello dagli attuali 64 a 128, e ciascuno avrà la metà degli elettrodi (otto contro 16). Queste modifiche dovrebbero migliorare l’efficienza del dispositivo, se sarà impiantato correttamente. Musk non ha precisato quando un dispositivo simile potrebbe essere pronto a essere testato sugli esseri umani o che uso Neuralink intende farne.
“La cosa stupefacente è che funzioni”, ha detto Musk a proposito del cervello umano, che ha descritto come “un computer biologico” che “si riduce via via che invecchiamo”.
Musk è la persona più ricca del mondo, con un patrimonio stimato in 258,2 miliardi di dollari. Gran parte della sua fortuna è legata alle compagnie che ha fondato e guida, e in particolare alla casa automobilistica Tesla, alla società di razzi SpaceX, a quella di tunnel The Boring Co. e alla startup di intelligenza artificiale xAI. Possiede anche la piattaforma di social media X, che ha acquistato, con un’operazione molto discussa, nel 2022.
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